Il film è pronto.

E' passato un po' di tempo e su questo blog avete seguito passo passo il nostro progetto. Pur dopo varie difficoltà tecniche siamo quindi giunti alla conclusione della lavorazione di Undead men il cui titolo definitivo sarà "A pezzi - Undead men" come originariamente concepito.
Presto vi diremo dove e quando sarà possibile vederlo.



Ci siamo...

Sopra Deborah Morese al doppiaggio con il nostro mitico sound designer Giuseppe Capozzolo.



Qui sopra Davide Celoria e Alessia Di Giovanni durante le riprese del videoclip degli Extrema abbinato al film.

Il film è quasi pronto, stiamo ultimando la postproduzione audio con il nostro bravissimo sound designer Giuseppe Capozzolo che sta facendo un lavoro notevole. Stay tuned ;-)

Varianti di stupro - spettacolo teatrale prodotto da Creativecomics


Ed ecco l'ultima produzione di studio Creativecomics.
Uno spettacolo teatrale scritto da Sandro Montalto per la regia di Alessia Di Giovanni.
Lella Costa sul nostro spettacolo dice:
"Esiste in molte di noi, e non è certo immotivato, una sorta di pregiudizio, quasi di sospetto, ogni volta che un uomo si avventura in territori femminili, specie se particolarmente intimi, dolorosi, segreti. E non è solo il timore che vengano violati pudore e riservatezza: è anche la paura, o almeno il sospetto infastidito, che gli uomini, dopo averci spogliate di tutto e in tutti i sensi, vogliano anche rubarci le parole per dirlo. Che dopo essere stati carnefici pretendano anche di usurpare la voce delle vittime.
Sandro Montalto nei suoi monologhi fa parlare donne che hanno subìto, anche se con diverse modalità e diverse gradazioni di orrore, l’indicibile violenza dello stupro. Lo fa con infinito rispetto, con palpabile pudore, e soprattutto con l’inequivocabile timbro dell’indignazione. Lo fa per comunicarci lo sgomento di chi non si capacita che una simile tragedia si continui a consumare quotidianamente, e che chi quotidianamente la commette non venga estromesso dalla comunità degli esseri umani. Forse lo fa per espiare in qualche modo la colpa di altri uomini che non riesce a capire, prima ancora che perdonare. E lo fa attraverso il teatro, la parola parlata e viva, perché sa bene come da sempre sia la forma più alta, e forse più efficace, di orazione civile.
Leggendo i suoi monologhi mi è tornato in mente un pensiero che mi è venuto molte volte leggendo testi di grandi autori che si sono cimentati con figure femminili particolarmente intense e complesse: come è bello lo sguardo degli uomini quando si posa sulle donne non per corrompere, ma per capire e salvare."
Lella Costa